Come Accoglierlo senza Temerlo
Il pianto dei bambini è un argomento delicato e importante per ogni genitore. È fondamentale comprendere che il pianto è il loro modo di comunicare e che non dobbiamo temerlo. Inoltre, dovremmo accogliere sempre il pianto e dimostrare ai nostri bambini che siamo pronti a rispondere ai loro bisogni.
Il pianto dei bambini è un modo per esprimersi, per manifestare un bisogno, un disagio, un’emozione. È importante non temere il pianto dei bambini, ma al contrario, accoglierlo e dimostrare di essere pronti a rispondere ai loro bisogni.
Il pianto può manifestarsi per molte ragioni: perché il bambino ha bisogno di essere cambiato, perché ha fame, perché ha bisogno di attenzione, perché è spaventato o triste. Qualunque sia la ragione, dobbiamo accogliere il pianto del bambino e dimostrargli che siamo disponibili ad ascoltarlo e a rispondere alle sue necessità.
CHIEDITI SEMPRE COSA VUOLE DIRTI IL TUO BIMBO CON IL SUO PIANTO E RISPETTA LE SUE NECESSITÀ
E I SUOI BISOGNI.

E SE NON RISPONDIAMO AL PIANTO DEL NOSTRO BAMBINO?
Non dobbiamo temere il pianto dei bambini perché è un loro modo di esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni. Se non rispondiamo al pianto del bambino, gli impediamo di esprimersi e di sviluppare un sano attaccamento genitore figlio. Uno stress prolungato del bambino nei primi anni di vita può corrispondere a un aumento del rischio di sviluppare, anche da adulto, malattie fisiche e psicologiche.
Il concetto fondamentale è quello di non temere il pianto, ma accoglierlo sempre dimostrando di essere disponibili ad essere di supporto. Dobbiamo far capire al bambino che può esprimere liberamente i suoi bisogni e le sue emozioni, perché c’è qualcuno disposto ad accoglierli.

COLLEGHIAMO IL PIANTO AL SONNO
Il sonno è un altro tema importante quando si parla di bambini. Non c’è mai bisogno di lasciare piangere il bambino per insegnargli qualcosa. Tantomeno dobbiamo farlo l’addormentamento. Se il bambino realizza che non c’è nessuno che lo ascolta, smetterà di chiamare, non perché ha effettivamente trovato un modo efficace per consolarsi da solo, ma perché ha imparato che nessuno risponde alla sua richiesta.
E QUANDO SI SVEGLIA DI NOTTE COME MI COMPORTO?
Quando il bambino piange di notte perché si sveglia, è importante far capire al bambino che ci siamo, che abbiamo capito che sta vivendo un disagio e siamo lì con lui. Non dobbiamo ignorare o minimizzare il suo pianto, ma sempre accoglierlo e rispondere alle sue necessità. Quello su cui andremo a lavorare non sarà eliminare i risvegli notturni, perchè essendo fisiologici per i bambini è normale che ci siano, ma andremo ad insegnare al bambino a gestirli in autonomia e quindi senza il dovuto supporto del genitore.
Non dobbiamo ignorare il suo pianto, ma accoglierlo sempre e lavorare per insegnare al bambino a gestire i risvegli notturni in autonomia.
In conclusione, non dobbiamo mai ignorare o minimizzare il pianto del nostro bambino, ma accoglierlo sempre e dimostrare con parole, carezze o prenderlo in braccio che siamo pronti a rispondere alle sue necessità e ai suoi bisogni. È importante far capire al bambino che può esprimere liberamente le sue emozioni e i suoi bisogni, perché c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltarlo e a sostenerlo.
Non c’é niente di sbagliato in questo!
Fate quello che vi sentite e non vi sbaglierete mai.
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